mercoledì 17 dicembre 2008

Generazione di Talenti: Jebrin e Coquelin

Francis Coquelin: 1991 - Francia

Francis Coquelin, un Makelele capace di giocare anche da terzino destro. Nato il 13 maggio 1991 a Laval, in Francia, Francis Coquelin si è messo in mostra al Laval, con cui ha collezionato 13 presenze nella squadra riserve, attirando l’attenzione di Lione, Nantes e, soprattutto, dell’Arsenal, che gli ha messo gli occhi addosso vedendolo in azione con la maglia dell’under 17 francese. A convincere Arsène Wegner («Mi ha telefonato lui in persona», ha dischiarato «Sisco», come è soprannominato Coquelin) è stata la gran prestazione da lui offerta contro l’Israele in aprile. La scelta dei Gunners da parte di Coquelin è stata ovvia poiché, come afferma lui stesso: «L’Arsenal è un club che crede nei giovani, e ti permette di allenarti e crescere assieme a grandi campioni». Dopo la firma (avvenuta il 18 luglio) di un quinquennale, i primi spezzoni con la prima squadra, contro il Barnet e gli ungheresi dello Szombathelyi.
Baricentro basso, tenace e aggressivo, non molla mai. A queste ottime doti, che ne fanno un ottimo mediano, aggiunge un buon piede, unito ad una superba visione di gioco e a buone doti di passatore, e, soprattutto, buone qualità di corsa: da qui l’idea di Arsène Wenger di provarlo come terzino destro, nel tentativo di ripetere quanto fatto con Flamini. In quel ruolo ha giocato bene nei 20’ concessigli dal tecnico alsaziano nel 6-0 rifilato allo Sheffield United il 23 settembre in Carling Cup. Attualmente gioca con la squadra riserve, con cui ha marcato la prima rete con la maglia dei «Guns» il 6 ottobre contro lo Sheffield, giocando da centrocampista. Ieri, contro il Portmouth (2-0, reti di Randall e Gibbs), ha giocato sulla corsia di destra.

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Torric Jebrin: 1992 - Ghana



«Il miglior piedino (per età e numero di scarpe) sinistro d’Africa» basterebbe come descrizione per Torric Jebrin, baby (sulla sua carta d’identità c’è scritto 10 maggio 1992) fenomeno made in Ghana conteso da mezza Europa accasatosi al Portsmouth nonostante le lusinghe dei ben più blasonati Arsenal e Atletico Madrid.
Regista dell’operazione, Paul Hart, anch’egli rimasto folgorato dal sinistro fatato dello «Show Boy», come è stato soprannominato in Ghana. In campo il ragazzo si muove molto, abbassandosi spesso sino alla propria trequarti campo per ricevere il pallone e impostare l’azione o partire in dribbling. Non esattamente un gigante (brevilineo, ma rapido, soprattutto nel breve), Jibrin ha nel piede sinistro, già ampiamente elogiato, il proprio punto di forza, pecca invece nell’utilizzo del destro, che non usa neppure per scendere dal letto appena sveglio.
In Ghana Jibrin è considerato uno dei giovani più promettenti, tanto da aver esordito ad appena 15 anni con la maglia della nazionale in una gara di qualificazione per l’African Championship of Nations. A livello di club, in patria ha sempre giocato con gli Hearts of Oak di Accra, dove è stato notato dal Pompey che, dopo avergli fatto firmare un triennale lo scorso 3 novembre lo ha immediatamente girato in prestito allo Zulte Waregem.
Il ragazzo è ben conscio delle proprie potenzialità, tanto da affermare che il suo limite è il cielo.


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