lunedì 19 gennaio 2009

Wijnaldum: sognando Seedorf

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BIO
Nome completo: Emile Georginio Gregion Wijnaldum
Nato il: 11 novembre 1990
Nato a: Rotterdam (Olanda)
Nazionalità: olandese
Altezza: 172 cm
Peso: 62 kg
Ruolo: centrocampista
Squadra: Feyenoord (2010)

PRIMI PASSI – Il piccolo Wijnaldum, anzi, Boateng (Wijnaldum è il cognome di sua madre, che prenderà quando i suoi genitori divorzieranno), da piccolo sognava di diventare uno sportivo, ma non certo un calciatore. «Gini» sogna di fare l’acrobata finché, a 7 anni, scopre il calcio, ed è amore a prima vista. Entra nelle giovanili dello Sparta Rotterdam, incoraggiato da sua nonna (abita con lei da quando sua madre si è trasferita ad Amsterdam per lavoro), che ritiene il calcio assai meno pericoloso delle acrobazie che tanto appassionano il nipotino. Allo Sparta rimane per sette anni, poi trasloca sull’altra sponda calcistica di Rotterdam: passa al Feyenoord.

FEYENOORD – In biancorosso cresce sotto la guida dei vari tecnici delle giovanili, Michel Valke, il suo assistente Gaston Taument, Igor Korneev, che ne affina la tecnica, e Henk Fraser, l’ultimo prima della chiamata in prima squadra. Con Erwin Koeman in panchina disputa la Efes Pilsen Cup nel gennaio 2007, prima di esordire in campionato ad appena 16 anni e 148 giorni l’8 aprile 2007. Contro il Groningen il Feyenoord è decimato da infortuni e squalifiche, e Wijnaldum coglie l’occasione per esordire in prima squadra. Il match finisce 4-0 per gli ospiti, con doppiette di Lovrè e van de Laak, ma il ragazzino fa faville, tanto da meritarsi la palma di migliore in campo. Due altri scampoli di partita, e per il 2006-07 basta. Nella stagione successiva il ragazzo gioca con maggiore continuità (10 partite per un totale di 310 minuti) trovando il primo gol tra i professionisti al 74’ di Feyenoord-Heracles 6-0 del 2 dicembre 2007. In questa stagione è divenuto uno dei punti fermi del Feyenoord di Verbeek, giocando da titolare tutti i match di campionato per un totale di 1403 minuti giocati, la striscia di gare giocate consecutivamente è però destinata ad interrompersi: nel 3-1 sul NAC Breda del 26 dicembre Wijnaldum si è fratturato un dito del piede, infortunio che lo terrà lontano dai campi di gioco per almeno tre settimane. Oltre all’infortunio, di questa stagione c’è molto da segnalare, soprattutto il gol segnato al Kalmar in Coppa Uefa il 2 ottobre, anche se gran parte del merito di quel gol è da attribuire a Petter Wasta, portiere degli svedesi. Una marcatura anche in campionato, contro il Roda, esattamente un mese dopo il gol al Kalmar.

SCHEDA TECNICA – Destro naturale, brevilineo (172 cm x 62 kg), fisico asciutto, rapido nello spazio, che attacca con costanza, bravo di testa a dispetto della statura ridotta, è portentoso nell’uno-contro-uno. Proprio questa sua gran capacità di saltare l’uomo, anche in corsa se necessario, può rivelarsi il suo più grande difetto: spesso si perde in preziosismi, sia in zone del campo pericolose che in momenti non indicati. Con l’approdo tra i professionisti, sono diminuiti sia il fatturato realizzativo (3 gol in 2 stagioni e mezzo al De Kuip) che gli inserimenti in area, assai costanti quando militava nelle giovanili. Nato esterno (destro o sinistro fa poca differenza) di centrocampo, Wijnaldum si trova più a proprio agio nella posizione di trequartista laterale, che gli consente di accentrarsi con maggiore regolarità. Il ragazzo però può ricoprire praticamente ogni ruolo dalla metà campo in su, eccezion fatta per quello di prima punta. Nel dribbling ricorda Robinho, le movenze sembrano rubate al primo Ronaldinho europeo, mentre la duttilità tattica e l’acconciatura lo avvicinano al Seedorf doriano.

MERCATO – Il ragazzo sogna la Premier, e su di lui hanno già messo gli occhi Chelsea, Liverpool ed Everton, che l’hanno fatto seguire in più di una occasione. Non solo Inghilterra però: oltre al solito Real Madrid, un pensierino su Wijnaldum lo hanno fatto anche Corvino e Marino, con il secondo intenzionato a portarlo a Napoli, dove potrebbe ricoprire qualsiasi ruolo nella seconda linea a 5 dei partenopei. Un’altra italiana a cui farebbe assai comodo è il Milan, dove «Gini» potrebbe diventare il successore di Ronaldinho.

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