venerdì 11 giugno 2010

Sudafrica-Messico 1-1: i Bafana Bafana a un passo dall'impresa, Marquez dice no!



Vuvuzelas, difesa e contropiede. Semplice ricetta sudafricana - cucinata da chef brasiliano, bisogna essere precisi - per intascare il primo punto del Mondiale casalingo. Davanti al Messico mascherato da Barça, dopo un'appresione iniziale, i «Bafana Bafana» non sfigurano: il passaggio agli ottavi, ora, è un po' meno utopico.

In campo - Carlos Alberto Parreira se ne infischia della pretattica, ed annuncia che in campo contro il Messico scenderà il medesimo «undici» visto contro la Danimarca (1-0, gol di Mphela) sabato scorso. Un 4-4-1-1 che si augura di coniugare la solidità difensiva con fantasia di Pienaar e Modise, principali indiziati per l'innesco del centravanti Mphela. Aguirre risponde con il tridente: Vela, dos Santos (Giovani, il suo fratellino Jonathan è rimasto a casa dopo l'ultima scrematura dei convocati) e Franco per trafiggere Khune. Guardado partirà sorprendentemente dalla panchina, mentre il compito d'impostare il gioco sarà affidato a Rafa Marquez.

Si gioca - Pronti, via: il primo mondiale in terra d'Africa ha inizio. Negli istanti immediatamenti successivi al fischio iniziale dell'uzbeko Irmatov il Messico si riversa in avanti, scimmiottando il Barcellona: 3-4-3 con Marquez che scende ed i terzini (bene Aguilar, molto propositivo) che aprono il gioco in fase d'impostazione, recupero immediato della sfera a base di pressing, dos Santos che gioca a fare il Messi e Franco che cerca di dare al gioco la profondità necessaria per concretizzare quello che ricorda parecchio il tiqui-taca di stampo catalano. Khune risponde presente quando chiamato in causa, ed il narcisismo messicano - mai e poi mai specchiarsi nella propria bellezza, quando si gioca al pallone - non fa che aiutare i frastornati padroni di casa: lenti in contropiede e dediti allo sterile palleggio orizzontale, le uniche speranze al Sudafrica - che due, tre volte prova anche ad infiammare l'incontro con trame palla a terra niente affatto male - le regala... Perez, corpulento portiere messicano non sempre perfetto nelle uscite. Al riposo si va sullo 0-0, con le pittoresche ma insopportabili vuvuzelas che ancora martoriano i timpani degli spettatori.

L'intervallo offre a Parreira l'occasione di riorganizzare i suoi: con Masilela al posto del deludente Thwala, le maglie si stringono ed i messicani se ne accorgono. Gaxa stringe e Modise che si sdoppia «alla Eto'o», piccoli accorgimenti sufficienti ai sudafricani per ottenere un clamoroso - per come erano andate le cose fino a quel momento - vantaggio al 55', con Tshabalala che scarica all'incrocio dei pali un bolide mancino frutto di un contropiede discretamente orchestrato dai «Bafana Bafana». Aguirre risponde buttanto nella mischia Guardado, panchinaro a sorpresa che rimpiazza Aguilar e va a servire il pallone dell'1-1 a Marquez: sugli sviluppi di un corner dalla sinistra, la difesa del Sudafrica sale malissimo, lasciando tre messicani a due passi dalla porta. Il finale è un arrembaggio del «Tri», anche se su un ribaltamento di fronte Mphela sfiora il gol del ko andando a cogliere un palo a Perez battuto.

La chicca - Minuto numero sessantuno: il Messico è proteso in avanti alla ricerca del pareggio, Giovani dos Santos già s'immagina la stravagante esultanza prossima a venire. Khune, però, non ci sta, e con un balzo felino mantiene immacolata la rete, andando a respingere la portentosa conclusione dell'attaccante messicano.

La chiave - Meno spazi significa meno gioco, e questo Parreira lo sa bene. Per arginare la manovra offensiva messicana ricorre quindi ad una difesa più arcigna, con maglie strette ed aiuti da parte degli esterni di centrocampo (più Modise di Tshabalala). Il risultato, alla fine, lo premia, nonostante la figura barbina rimediata dalla difesa in occasione del pari di Marquez.

Top&Flop - Khune è rimasto quello della Confederations Cup, praticamente perfetto. Modise corre su e giù per il campo, un po' terzino e un po' ala, Pienaar anonimo, male Thwala, decisivo Tshabalala, poco incisiivo Mphela. Nel Messico brilla dos Santos, mentre Franco e Vela deludono. Aguilar finisce la benzina dopo neppure un'ora, Guardado dà la scossa.

Antonio Giusto

IL TABELLINO

SUDAFRICA-MESSICO 1-1

MARCATORI: 55' Tshabalala (S), 79' Marquez (M).

SUDAFRICA (4-4-1-1): Khune 7.5; Gaxa 6.5, Khumalo 6, Mokoena 6, Thwala 5 (46' Masilela 6.5); Modise 7, Letsholonyane 6, Dikgacoi 6.5, Tshabalala 7; Pienaar 5 (83' Parker s.v.); Mphela 5.5. A disposizione: Josephs, Walters, Ngcongca, Sibaya, Davids, Booth, Nomvethe, Moriri, Sangweni, Khuboni All.: Parreira 7.

MESSICO (4-3-3): Perez 4.5; Aguilar 6.5 (55' Guardado 7), Osorio 6.5, Rodriguez 6, Salcido 6.5; Juarez 6, Marquez 6.5, Torrado 6; Dos Santos 7, Franco 5 (73' Hernandez s.v.), Vela 5.5 (69' Blanco 5,5). A disposizione: Ochoa, Michel, Barrera, Castro, Moreno, Magallon, J.Torres, Bautista, Medina All.: Aguirre 6.5.

ARBITRO: Irmatov 5 (UZB)

AMMONITI: Juarez (M), Dikgacoi (S), Torrado (M), Masilela (S).

ESPULSI: nessuno

Fonte: Goal.com

Nessun commento: