mercoledì 8 settembre 2010

Re Giorgio Corona è sempre il solito: «Vivo per il goal, punto sempre a migliorarmi»



L'ultimo goal oltre sei mesi fa, in Taranto-Pescina 2-0 del 21 febbraio. Da allora, una lunga ed inattesa astinenza per Giorgio Corona, bomber da 140 reti tra i professionisti con le maglie di Messina, Tricase, Campobasso, Giugliano, Brindisi, Catanzaro, Catania, Mantova e Taranto. A questa lunga lista si è aggiunto domenica il nome della Juve Stabia: approdato a Castellammare dopo aver rescisso il contratto biennale che lo legava al Taranto, «Re Giorgio» si è iscritto al tabellino dei marcatori nella vittoriosa trasferta di Barletta realizzando il rigore del definitivo 2-0.

Giorgio Corona, che effetto fa tornare al goal dopo oltre sei mesi per uno abituato a segnare con continuità come lei? «L'obiettivo primario, quando si mette piede in campo, è la vittoria. Certo, l'attaccante vive per il goal, ma non sempre è facile segnare. Però quando si conduce la propria squadra al successo andando anche a segno la soddisfazione è doppia».

A chi dedica questo gol? «A Catello Buonocore, che di recente ha perso sua figlia Genny».

Come si trova in questa nuova realtà? «Mi trovo molto bene. Qui a Castellammare è stato creato un bel mix di calciatori giovani ed esperti, penso si possano fare buone cose in campionato».

Qualcuno dei nuovi compagni la ha impressionata? «Mbakogu, ad esempio, ha giocato una gran partita contro il Barletta: ha le possibilità per arrivare in Serie A, ma come tutti i giovani deve maturare ancora molto».

A cosa punta la Juve Stabia in questa stagione? «Viviamo alla giornata, cercando di dare il massimo partita dopo partita. Non ci siamo abbattuti dopo le prime due sconfitte, non ci esalteremo dopo questo successo esterno».

E il suo obiettivo per questo campionato qual è? «L'importante è che la squadra vada bene. Se questo accadrà, sono sicuro che riuscirò a migliorare il mio personale bottino dello scorso campionato (8 goal con il Taranto, ndr)».

«È un campionato difficile, ma noi possiamo dire la nostra», così si congeda Corona. Una frase che certamente farà ben sperare i tifosi delle Vespe.

Antonio Giusto

Fonte: Goal.com

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